16/07/17

Insegnare il Reiki ai Caregivers: il racconto di Judy McCracken

Questo è il racconto che Judy McCracken ha pubblicato su Reiki News Magazine nel 2008 riguardante l'utilizzo del Reiki con i caregivers. Judy è un'esperta di programmi scolastici per i bambini con esigenze particolari in pensione. Master Reiki, presidente del McCracken Wellness Center ed amministratore delegato del Reiki Rays of Hope for Families and Children, un'organizzazione senza fini di lucro attraverso la quale lei e molti altri Reiki Master insegnano gratuitamente il Reiki ai caregivers. Le sue riflessioni e la sua lunga esperienza con i caregiver sono davvero la dimostrazione di quanto questa tecnica può essere utile per loro ma forniscono anche perle preziose per tutti gli operatori interessati a portare sollievo alla malattia attraverso il Reiki.

È una buona cosa che Kathy Schreiber abbia spalle larghe perché negli ultimi sette anni ha sostenuto tanta responsabilità assistendo il marito Bob malato di Alzheimer. Kathy ricorda: "Quando Bob ha ricevuto la diagnosi gli ho promesso di stare al suo fianco superando qualunque sfida la malattia ci avrebbe presentato". Kathy è una persona molto forte, ma quando l'ho incontrata stava combattendo contro lo stress e la depressione derivati da un lavoro a tempo pieno come caregiver unico di Bob. Disse: "Ho continuato a cercare una luce alla fine del tunnel" e fortunatamente quella luce è arrivata a Kathy sotto forma di un Corso di Reiki . La sua situazione e quella di tanti altri caregiver mi hanno ispirato e suggerito come far scorrere il Reiki nelle loro mani amorevoli.

"Confidare nel Reiki" e avviare una nuova attività
Nel 2007, insieme ad altri Master Reiki (Mary Ellen Lucas, Lesley Spinelli e Candy Koss) ho fondato un'organizzazione no-profit, Reiki Rays of Hope for Caregivers, Inc., con sede a Mentor nell'Ohio vicino a Cleveland
(* diventata poi Reiki Rays of Hope for Families and Children nel 2015). Ventuno Master Reiki lavorano con noi come consulenti indipendenti e sono certificati dalla nostra organizzazione come specialisti nell'insegnamento del Reiki al target dei caregiver. Abbiamo addestrato gratuitamente quasi 500 caregivers al primo livello Reiki offrendo loro la possibilità di usare quotidianamente questa tecnica su se stessi e sui propri cari. La mia visione è quella di fornire gratuitamente la formazione Reiki a livello nazionale a tutti i caregivers. Ho profonda fiducia nel fatto che il  Reiki fornirà loro il necessario sollievo ed empowerment (una parola che molti utilizzano in relazione al Reiki) per andare avanti con nuova speranza ed energia nel loro ruolo di assistenti.

Lasciarsi ispirare dalle avversità
Sono un amministratore della scuola pubblica in pensione ed ho lavorato per 30 anni in ruoli diversi a contatto con bambini portatori di bisogni particolari. Questa carriera ricca e gratificante è stata la mia passione. Mai annoiata, sempre impegnata e sempre in movimento. Era anche estremamente stressante. Nel 1988 mi fu diagnosticata una fibromialgia ed una depressione clinica. Mi fu detto che la fibromialgia è cronica e per tutta la vita e che avrei dovuto usare antidepressivi e farmaci per il dolore ed il sonno. Provavo tanto dolore e mi sentivo davvero disperata. Quella terribile esperienza della mia vita mi ha lasciato grande empatia per coloro che devono gestire una malattia ed ai quali il mondo medico ha detto che non c'è più niente da fare e che devono imparare a conviverci. Chi vorrebbe vivere in quel modo? Io non l'ho fatto. Non volevo accettare di vivere in una sedia a rotelle a 46 anni e quindi ho provato molte alternative di cura. Tutte hanno contribuito in qualche modo ma solo con un pò di sollievo in più al mio dolore. Nel 1993, ho incontrato il Reiki e immediatamente ho capito di essere tornata a casa. È diventata la mia nuova passione. Avevo uno strumento per prendermi cura di me ogni giorno. Ed ho ricominciato a sperare.

Il malato diventa guaritore
Durante i successivi dieci anni mi sono ritirata dalla scuola ed ho iniziato un'attività con il Reiki, ho aperto un centro benessere, ho offerto quasi 6000 trattamenti Reiki individuali e ho insegnato Reiki a centinaia di studenti. Ho imparato molto sulle meraviglie del Reiki, il corpo umano e lo spirito umano. Oggi sto bene. Non sapevo allora che la mia frenetica ricerca di sollievo dal dolore era in realtà una ricerca frenetica per la mia spiritualità. Nel 2001 ho iniziato a svolgere attività di volontariato Reiki presso la Montefiore Home a Beachwood nell'Ohio. Piano piano, con altri 3 Master Reiki, iniziammo a far entrare il Reiki nella struttura fino al punto che l'amministratore delegato, in precedenza scettico, ci dava carta bianca per sperimentare il Reiki nel reparto dell'Alzheimer ed il direttore medico altrettanto scettico cominciò a riferirsi a noi come "Reikologi" . Abbiamo poi iniziato ad essere pagati per fornire trattamenti Reiki ai residenti dell'Hospice.

Affrontare la paura del Reiki
Quando abbiamo iniziato a praticare Reiki a Montefiore ci stiamo scontrati con la paura e i fraintendimenti del personale, dei residenti e dei familiari. Ho imparato dalla mia Master Reiki a gestire queste sfide. Ci ha insegnato a spiegare Reiki, ad adattarlo, ma anche a non tentare mai di venderlo, difenderlo o giustificarlo. Ho adottato il suo mantra: danneggia qualcuno? aiuta qualcuno? Questo è tutto ciò che c'è da capire quando le domande o le discussioni diventano conflittuali. Lascio parlare le mie mani. A Montefiore abbiamo offerto gratuitamente trattamenti Reiki al personale che lo richiedeva. Proponevamo spontaneamente il Reiki agli infermieri che lamentando mal di testa o dolore. Il personale constatava come il Reiki calmava un residente sconvolto. Ho iniziato a insegnare Reiki a decine di amministratori e membri del personale a costi molto bassi durante i fine settimana, adattandomi ai loro programmi di lavoro. Il nostro mantra quotidiano era "Fidati del ​​Reiki." Ho imparato che se ero disposta a mettermi a disposizione per il Reiki, il Reiki lavorava per me.

L'inizio dei nostri esperimenti con il Reiki 
Nel 2004 ho coordinato il nostro primo programma pilota di Reiki a Montefiore. In questo progetto di sei mesi, a 42 residenti con malattia di Alzheimer/demenza residenti in un'unità protetta sono stati realizzati trattamenti Reiki sia reali che placebo per due volte a settimana durante la "sindrome del tramonto" dalle ore 16 alle 18. I residenti sono stati inseriti casualmente in due gruppi. Venti Master Reiki hanno realizzato i trattamenti free: un gruppo di residenti ha ricevuto trattamenti Reiki mentre il secondo gruppo ha ricevuto esattamente gli stessi trattamenti in termini di posizioni e tempi di posizionamento dei palmi ma realizzati da personale volontario di Montefiore che non sapeva niente di Reiki e non era stato addestrato alla tecnica. Un sistema di classificazione standardizzato è stato utilizzato per analizzare i comportamenti dei 42 residenti prima dei trattamenti, durante i trattamenti e dopo i trattamenti. I trattamenti duravano 20 minuti a partecipante. Nonostante l'esperimento fosse "informale", ecco i risultati che sono emersi.
Il personale e le famiglie hanno registrato miglioramenti nel sonno e nell'alimentazione e meno agitazione nei soggetti che ricevevano il Reiki. I risultati dei trattamenti di Reiki rispetto ai trattamenti placebo erano visibilmente migliori (anche se i residenti ovviamente hanno goduto per entrambi i trattamenti). I residenti non partecipanti nelle vicinanze erano più tranquilli. Molti partecipanti non sono stati in grado di tollerare i Master Reiki dietro di loro trovando questa posizione troppo "ansiogena". Era più facile avvicinarli dalla parte anteriore o di lato. Abbiamo sviluppato un protocollo di posizione delle mani che sembra particolarmente tollerabile ed efficace con questo tipo di popolazione. Il personale ha riferito che i partecipanti hanno cercato i Master Reiki nelle sale di trattamento nei giorni in cui non eravamo lì, per avere sollievo con il Reiki. Anche se molti non erano in grado di comunicare con noi, hanno cominciato ad indicare le aree del corpo dove volevano che applicassimo le mani, evidentemente associando le nostre mani con benessere e sollievo. Questo progetto pilota ha prodotto risultati promettenti che indicavano molto effetti positivi del Reiki su questa popolazione. Abbiamo imparato molto e siamo stati incoraggiati a proseguire ulteriormente con questo servizio.

I commenti della presidente dell'Istituto Montefiore
Non ci sono parole sufficienti per ringraziare Keith Myers, Presidente e CEO di Montefiore per il suo generoso sostegno del nostro lavoro con il Reiki in quegli anni. Senza la sua visione e fiducia, nessuno dei nostri lavori attuali con i caregivers avrebbe potuto realizzarsi. Keith, oggi presidente e amministratore delegato di MorseLife Health Care a West Palm Beach in Florida, afferma: "Nel 2001 ho avuto il piacere di incontrare Judy McCracken, una Master Reiki a Montefiore. Dopo aver ascoltato i principi del Reiki e le modalità per aiutare gli anziani, ho capito che un approccio olistico doveva essere parte dei servizi che offrivamo lì. Quando ho toccato con mano ed ho visto i continui benefici sulla nostra popolazione residente, ho abbracciato questo metodo di cura ad un livello sempre maggiore. Ho capito che doveva essere parte del programma per gli anziani per alleviare il dolore e l'ansia, per fornire un senso di calma, specialmente per i residenti che sperimentano la "sindrome del tramonto". Ritenevo che l'uso del Reiki avrebbe aiutato Montefiore a divenire un'organizzazione all'avanguardia nel paese. Per questo volevo che Judy iniziasse a sperimentare la validità del Reiki su diverse popolazioni di pazienti e ad usare Montefiore per formare nuovi Master Reiki. Credo fortemente che i successi che sono stati vissuti durante il mio mandato al comando di Montefiore sono dovuti alla grande energia che il Reiki ha portato all'organizzazione".

Il primo progetto con i caregiver
Nel 2006 abbiamo ricevuto un finanziamento di 50.000 dollari in collaborazione con l'Associazione Alzheimer per insegnare Reiki di primo livello ai caregiver dei cari con questa malattia. Per candidarsi alla partecipazione, il caregiver doveva prendersi cura di una persona con la malattia che ancora risiedeva in una casa, non in una struttura infermieristica. Io ed altri 7 Master Reiki abbiamo addestrato 142 caregivers gratuitamente chiedendo loro solo di praticare Reiki il più spesso possibile su se stessi e sui loro cari e segnalare poi i risultati a noi. Il corso di I livello Reiki di 12 ore è stato realizzato per sei settimane consecutive, due ore ogni settimana. Siamo entrati in contatto in prima persona con il trauma e lo stress quotidiano sperimentato dai caregivers. Mentre il corso andava avanti i caregiver ci raccontavano storie incredibili circa i miglioramenti nel proprio sonno e quello dei loro cari, la diminuzione dell'ansia e delle grida dei loro cari grazie all'uso del Reiki. La caregiver Jennifer Johnson ci ha detto: "Sono stata in grado di ottenere il 98% di sollievo dalla mia insonnia cronica e permanente usando Reiki". Lei e sua figlia Kelly hanno frequentato il corso come parte del "team" di caregiver che si occupa del padre di Jennifer. La figlia Kelly continuò a formarsi sul Reiki diventando anche Master. Un'altra caregiver ci ha raccontato la storia di sua madre allettata ed incontinente alla quale fece Reiki ogni sera per una settimana dopo aver finito il corso. Una sera lei e suo marito andarono a camminare con il cane. Al rientro sua madre era alzata ed era andata in bagno da sola. Questa sorta di "risveglio" continuò per un bel pò ed il neurologo non poteva spiegarlo. Questa è stata l'unica storia eclatante di questo tipo. In genere i risultati consistevano in miglioramenti nella qualità della vita, come la memoria migliore, la capacità di svolgere di nuovo le attività quotidiane, il ritorno dei tratti di personalità più piacevoli, una migliore capacità di camminare. I caregivers spesso usavano la parola empowerment per descrivere quello che sentivano che l'uso di Reiki stava facendo loro.
Cosa abbiamo imparato dal progetto
I caregivers sono un target ideale per i Corsi Reiki. Sono in grado realizzare giornalmente autotrattamenti Reiki a se stessi ed ai loro cari sofferenti, entrambi bisognosi di sollievo dallo stress. Non si mettono a comprare lettini da massaggio né hanno un'intera ora libera per farsi e fare trattamenti Reiki standard. Ci hanno insegnato che anche 10-15 minuti di Reiki danno risultati potenti. Un trattamento completo di Reiki in una sedia o in una sedia a rotelle è molto più conveniente che utilizzare i lettini ed è altrettanto efficace. Le persone possono eseguire altre attività durante il Reiki (parlare, utilizzare una mano, camminare, ecc.) e questo ha importanti implicazioni per i caregivers professionali che utilizzano Reiki sul proprio posto di lavoro. Il Reiki insegnato in una serie di sessioni diluite nel tempo rispetto ad un corso di un giorno aumenta la probabilità di integrare Reiki nella vita quotidiana. I momenti di scambio e confronto sulle esperienze tra una sessione didattica e l'altra erano estremamente motivanti e ispiranti.

La nuova progettazione dei corsi Reiki per i caregiver
Sulla base di ciò che abbiamo appreso dalle esperienze con i caregivers, abbiamo creato un nuovo manuale di istruzioni "Reiki per i Caregivers" di 60 pagine compreso il nuovo format per il Corso Reiki di Primo Livello e le nuove tecniche che insegnano ai caregivers l'importanza di prendersi cura e di nutrire se stessi. Ogni caregiver riceve questo manuale gratuitamente durante il corso. La partecipazione a tutte le sessioni didattiche conferisce al caregiver il certificato di praticante Reiki di primo livello. Abbiamo creato un DVD con 3 video che mostrano come realizzare i trattamenti Reiki su un un lettino, in un letto d'ospedale e su una sedia. Noi suggeriamo fortemente ai caregivers di utilizzare il modello di trattamento sulla sedia: il più utile, dati i vincoli di tempo e le proprie limitazioni fisiche. Il DVD è mostrato anche in classe ai caregivers prima di sperimentare la pratica supervisionata usando le varie posizioni delle mani.
Il manuale contiene le foto delle posizioni delle mani mostrate nel DVD con le istruzioni accanto a ciascuna foto.

Insegnare in classi di caregiver con molti partecipanti
Per massimizzare l'investimento economico abbiamo imparato ad istruire un gran numero di caregivers per classe. Abbiamo visto che, utilizzando 2 Master Reiki per classe, è possibile realizzare corsi fino a 25 caregivers. La vera sfida era il numero massimo di attivazioni realizzabili da ogni Master Reiki. Avevamo messo a confronto i contenuti della classe fino a otto ore (quattro settimane consecutive di sessioni di due ore ciascuna) con un programma compattato per risparmiare tempo. Le attivazioni sono state realizzate nella seconda sessione per consentire ai caregivers di esercitarsi con il Reiki a casa il più presto possibile. La soluzione è stata quella di inviare altri Master Reiki, compreso il nostro personale, alla seconda classe in modo che ogni Master potesse attivare sei partecipanti. Questo ha permesso di risparmiare tempo, ottimizzare la durata dei corsi e insegnare a quasi 200 caregivers in 3 mesi.

Aggiungere la ricerca ai progetti per i caregiver 
Nel 2008 Reiki Rays of Hope ha ricevuto una grande sovvenzione dalla Mt.Sinai Health Care Foundation di Cleveland, sempre in collaborazione con l'Associazione Alzheimer. Abbiamo insegnato il Primo Livello Reiki a 198 caregivers di cari ammalati che vivono a casa o risiedono in strutture di cura infermieristica. Un team di 20 Master Reiki ha insegnato in dodici corsi di Reiki di quattro settimane nelle case di cura ospitanti nel nord dell'Ohio. Ancora una volta le classi erano gratuite per i caregivers, il loro "prezzo" era una relazione settimanale dei risultati ottenuti con il  Reiki su se stessi e sui loro cari. Il programma del corso ha consentito una grande quantità di pratiche supervisionate in classe, dando così ai caregiver la fiducia nella loro capacità di dare Reiki in modo efficace e favorendo un'atmosfera "familiare" di amore e sostegno tra i caregivers, molti dei quali hanno stretto amicizie. La differenza principale in questo progetto è stata l'aggiunta di una parte di ricerca gestita dalla Case Western Reserve University School of Nursing di Cleveland. Sentivamo di essere stati testimoni di straordinarie trasformazioni quasi miracolose nella vita dei caregivers e volevamo capire se ciò che avevamo sperimentato poteva essere documentato in modo oggettivo e credibile. I ricercatori hanno creato un questionario per valutare la qualità della vita dei caregivers. La partecipazione alla parte di ricerca per i caregiver è stata facoltativa. Il questionario è stato somministrato all'inizio della prima sessione del corso, alla fine dell'ultima e inviata ai partecipanti alla ricerca un mese dopo il completamento del corso per indagare gli effetti del Reiki sulla qualità della vita dei caregivers. I risultati finali della ricerca sono stati pubblicati nel 2009 (Morris, D. L., & Warner, C.B. Effects of Reiki instruction on dementia caregivers’ stress management. The Gerontologist, 49(2) 372.)

Una check list per avviare progetti di formazione Reiki con i caregiver
I Master Reiki interessati ad avviare programmi simili dovrebbero considerare quanto segue: 
  • Definire la ragione sociale (azienda, non profit.....) per definire che tipo di responsabilità assumersi e gestire gli aspetti fiscali. Tenere conto che i requisiti delle Onlus sono molto rigorosi.
  • Considerare la stipula di assicurazioni personali e di responsabilità aziendale. 
  • Predisporre un curriculum ad hoc da utilizzare e materiali appropriati.
  • Impostare agende versatili che possano essere adattate agli orari dei destinatari. 
  • Presentare il programma di formazione Reiki agli istituti di riferimento. Le cose funzionano meglio quando si dispone del supporto e dell'autorizzazione degli amministratori che hanno l'autorità di acquisire servizi per le organizzazioni. E' molto utile presentare dati e resoconti sulle strutture che già utilizzano questo tipo di programmi. 
  • Offrire una presentazione al personale dell'organizzazione. Utile far partecipare più Master Reiki e realizzare trattamenti sulle sedie mentre si effettua la presentazione. Far sperimentare il Reiki è molto più efficace di cercare di descriverlo. 
  • Essere flessibili: l'obiettivo principale è "inserire un piede nella porta". Questo comporta essere disposti a fare sperimentazioni, realizzare presentazioni, creare programmi pilota, iniziare gratuitamente. Dimostrare di essere preziosi per far pagare il servizio in seguito.
  • Sfruttare la crescente domanda di benessere contenuta nei servizi di cura. La formazione Reiki può adattarsi direttamente ai piani strategici delle organizzazioni sanitarie per migliorare il benessere ed il morale del personale. 
  • Barattare: fornire trattamenti gratuiti e classi a basso costo. La struttura può mettere a disposizione gratuitamente lo spazio per trattamenti e corsi ad un target già pronto (personale, residenti/pazienti e famiglie). Contattare organizzazioni no-profit per stipulare collaborazioni e partnership: possono essere davvero molto interessate alla fornitura di Reiki.
  • Guardarsi intorno: individuare le migliori pratiche e modelli realizzati da altri fornitori e prendere spunto da iniziative già messe in campo. Inutile sprecare tempo ed energie a reinventare da zero. 
  • Trovare finanziamenti: esistono molte fonti possibili per raccogliere fondi. Individuare quelli della propria zona ed i criteri per la concessione. Conosci qualcuno all'interno dell'agenzia di sovvenzione? Collaborare con altre organizzazioni per richiedere congiuntamente il finanziamento appoggiandosi alla credibilità che loro hanno acquisito nel tempo. E' possibile proporre di fare tutto il lavoro in cambio dello spazio operativo e della co-firma nella domanda di sovvenzione. L'organizzazione e l'impegno temporale in questo tipo di progetti sono enormi ma questo può far crescere notevolmente la propria reputazione come partner affidabile e competente. Il successo porta altro successo. I primi sforzi sono i più duri, in seguito l'esperienza, i risultati, la credibilità e la reputazione ci precederanno e aprono più facilmente le porte successive.
Progetti futuri
Abbiamo ricevuto un finanziamento per insegnare Reiki a 25 madri di bambini con autismo. Stiamo anche collaborando ad una nuova sovvenzione a Montefiore per insegnare gratuitamente Reiki a 200 infermieri dell'Islanda settentrionale. In questo progetto ci sarà anche una parte di ricerca in collaborazione con la Case Western Reserve University per indagare gli effetti del Reiki sullo stress degli infermieri e sull'utilizzo del Reiki con i pazienti mentre lavorano con loro. Infine, il nostro obiettivo finale è quello di poter offrire Corsi Reiki per i caregivers a livello nazionale.