29/03/17

Gli effetti del Reiki sull'insonnia e sulla qualità del sonno

Tra i vari casi in cui può essere utile il Reiki possiamo citare anche i disturbi del sonno. Il sonno è una delle parti più importanti della nostra giornata. E' il momento in cui i nostri corpi riposano, accelerano il processo di auto-guarigione e si preparano per un altro giorno. La mancanza di sonno, sia a causa di un disturbo che per scelta consapevole, può influenzare negativamente la nostra salute. Diversi studi hanno dimostrato che il sonno disturbato può compromettere la memoria, ridurre il cervello ed aumentare i livelli di stress. 
Il professor Rubin Naiman (specialista del sonno presso il Centro per la Medicina Integrata dell'Università dell'Arizona) sostiene che i disturbi del sonno sono il problema di salute numero uno negli Stati Uniti. Disturbi come insonnia, apnea ostruttiva del sonno, sindrome delle gambe irrequiete colpiscono moltissimi americani continuando ad essere insufficientemente diagnosticati e trattati. Naiman ritiene che occorre trovare rimedi anche non farmacologici a questi disturbi dato che tutti i sonniferi hanno effetti collaterali e spingono il cervello verso lo stato di incoscienza senza però garantire i grossi benefici del sonno profondo. Le pillole di nuova generazione sono state notevolmente migliorate ma continuano a sviluppare dipendenza ed assuefazione nonchè ad indebolire la capacità di addormentarsi naturalmente.

Lo studio "The Effect of Reiki on Decreasing Episodes of Insomnia and Improving Sleep Patterns" pubblicato nel 2004 da Kimberly R. Pugh del CCNH Clayton College of Natural Health ha esplorato il rapporto tra Reiki e sonno. La ricerca ha preso in considerazione 15 soggetti volontari (10 femmine e 5 maschi di almeno 21 anni) con difficoltà ad addormentarsi, difficoltà a rimanere addormentati, e/o scarsa qualità del sonno. I soggetti hanno appreso e praticato con auto-trattamenti la tecnica Reiki. Per misurare le esperienze e le risposte dei soggetti al Reiki, ognuno di loro ha completato 3 questionari pre/post-Reiki con l'obiettivo di esplorare "Credenze e atteggiamenti circa il sonno", "L'analisi della qualità del sonno", "Stress ed ansia". Inoltre, i soggetti sono stati sottoposti interviste pre/post Reiki con valutazioni dei segni vitali. I risultati di questo studio indicano che il Reiki è una terapia benefica per i disturbi del sonno perché riduce gli episodi di insonnia e migliora il sonno, promuove anche la calma psico-fisica e può rappresentare una tecnica alternativa per ridurre gli episodi di insonnia senza l'uso di farmaci.

Un altro studio "Symptomatic improvement reported after receiving Reiki at a cancer infusion center." (2012) effettuato in ambito clinico ha dato ampio risalto alla capacità del Reiki di rilassare, combattere lo stress, l’ansia, ed altri fattori tipicamente legati all’insonnia. In particolare, sono stati sottoposti a trattamenti di Reiki 145 pazienti di un ospedale universitario statunitense, malati oncologici e di altri reparti, valutando il cambiamento di vari fattori tra i quali il miglioramento del sonno che è stato dichiarato dal 43% e il 35% dei pazienti.

I praticanti di Reiki testimoniano che l'utilizzo di questa tecnica la sera aiuta a ritrovare il normale ciclo sonno/veglia riuscendo a farli dormire ininterrottamente oppure, se si svegliano durante la notte, l'auto-trattamento evita l'irrequietezza e permette loro di riaddormentarsi. In genere chi utilizza il Reiki riferisce di dormire in modo più profondo indipendentemente dalla durata del sonno stesso. Naiman considera il risposo l'elemento determinante di un buon sonno: "Il riposo è una bassa forma di sonno. Il riposo ed il sonno condividono lo stesso processo neurochimico (il cervello rallenta). Non si può dormire bene senza sapere come riposare". Il ruolo del Reiki nel produrre riposo di qualità è quindi determinante. Se si verifica un problema di sonno temporaneo causato da stress, il Reiki può aiutare piuttosto rapidamente perchè favorisce il rilassamento profondo e si dovrebbe iniziare a vedere una differenza fin dalla prima sessione. Se il problema è cronico la soluzione migliore è invece frequentare un corso di Reiki rendendosi autonomi e praticando auto-trattamenti costanti e frequenti.