22/10/16

Fare Reiki al 1° Chakra (Muladhara)

Fermo restando che il Reiki va dove serve, inviare l'energia a specifiche zone del corpo corrispondenti a specifici centri energetici (Chakra) può essere molto utile.
Il primo chakra detto della RADICE o Centro della Sicurezza (Io sono/esisto – Io ho) è legato all’energia della TERRA ed lo scopo evolutivo della sua attività è la FONDAZIONE. Costituisce le radici della persona, ne genera l’energia vitale e la volontà di vivere nella realtà materiale. Esso fonda l’identità FISICA e permette di sopravvivere.
Si sviluppa dal momento della nascita al compimento dei primi 24 mesi di vita; permette al bambino di crescere fisicamente e di maturare le capacità motorie. Ne esprime il diritto di esistere, di vivere.
Nell’adulto, un chakra della radice ben funzionante rende l’individuo ben radicato nella realtà, in grado di vivere il momento presente, senza temere i cambiamenti che il futuro può portare poiché la sua sicurezza interiore è tale da renderlo sicuro che saprà affrontarli, traendo il meglio dalle nuove opportunità. La persona emana un senso di forza sotto forma di energia vitale.
Questa situazione ideale può essere difficile da conquistare a causa di eventi traumatici (fisici od emotivi), verificatesi nel periodo di maturazione del 1° chakra: problemi legati al parto, abbandono in fasce, mancanza o freddezza nel legame fisico materno, rifiuto della madre di amare il bambino/a, malnutrizione infantile, ambiente familiare violento a livello fisico o psicologico.
E’ quindi chiaro come l’emozione negativa più nociva per questo chakra sia la PAURA PER LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA.
In questi casi il 1° chakra si chiude, in misura  variabile a seconda della gravità del trauma ma non può bloccarsi mai in modo completo (altrimenti morirebbe). Il piccolo comincia a temere per la sua sicurezza e sopravvivenza, convincendosi di non avere il diritto di esistere, di vivere e di essere amato. Una volta cresciuto, l’adulto che ne deriva non produce un forte impatto nel mondo, è come “se non ci fosse”. Evita l’attività fisica, ha scarse energie e salute cagionevole, soprattutto problemi agli arti inferiori. E’ pauroso, timoroso, pessimista; ha difficoltà a porsi degli obiettivi e teme le novità che il suo agire determina, scivolando nella staticità e nell’immobilismo. Può avere problemi alimentari, a causa del conflitto interiore circa il concetto di nutrimento. In generale, una lieve tensione viene sperimentata come insicurezza, un maggior stress si trasforma in paura, un conflitto ancora maggiore viene vissuto come un attentato alla sopravvivenza.
Soprattutto sente di non avere il diritto di esistere, di vivere e di essere amato, perciò crea eventi e situazioni e sceglie partner e amici che sottolineano questa sua convinzione, persone violente, che maltrattano, che abusano.
Le parti del corpo collegate al chakra della radice sono la colonna vertebrale, le gambe, le ginocchia ed i piedi (tutte che identificano la capacità di sostenersi con in propri mezzi), l’intestino, l’ano e lo sfintere.
I sistemi fisici associati sono il sistema di evacuazione (vescica e intestino crasso), il sistema linfatico ed il sistema osseo (scheletro e ossa).
Le ghiandole endocrine collegate al 1° chakra sono le surrenali, due piccole ghiandole situate sopra ciascun rene. In caso la sopravvivenza sia minacciata, esse secernono adrenalina, attivando il sistema lotta/fuga e rendendo le nostre percezioni del pericolo più chiare, con nuovo vigore e coraggio. I pericoli che attivano il sistema possono essere reali o immaginari quindi forti scariche emotive possono attivare il rilascio di adrenalina anche quando sentiamo una paura estrema o persino un’ansia cronica.
Le disfunzioni generate dallo squilibrio del 1° chakra riguardano la difficoltà di accettare e integrare la parte materiale dell’esistenza, intendendo con "materia" anche tutto ciò che simbolicamente è legato al mondo della madre, e quindi il nutrimento, la protezione, la maternità:
  • Problemi alle gambe/piedi indicano rigidità di fronte alle situazioni, difficoltà di adattamento, difficoltà nel tenere i piedi per terra.
  • Anche i problemi economici sono sintomi che riguardano il primo chakra, indicando rifiuto della propria energia creativa.
  • Ansia, stress, paura, angoscia, timor panico, insonnia rivelano una relazione conflittuale con la vita e con la realtà.
  • Amenorrea, dismenorrea rappresentano il rifiuto della sessualità o della identità sessuale.
  • Infiammazione del nervo sciatico negazione del contatto con la terra e la realtà
  • Emorroidi, ragadi e stitichezza difficoltà nel lasciar andare il passato e i vecchi rancori.
  • Difficoltà di assorbimento del nutrimento: intolleranze al latte e latticini ed ai derivati del grano (celiachia).
  • Problemi alla struttura (ossa e denti)

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