Dal febbraio 2010 è stato attivato presso il Centro Cure Palliative di Fidenza (PR) un progetto che vede inserita la tecnica Reiki all'interno dei piani di cura dei pazienti ospitati. Il Centro Cure Palliative di Fidenza (PR) è all'interno del
Complesso Ospedaliero di Vaio ed è affidato in gestione diretta
alla Cooperativa Sociale Auroradomus dall’AUSl di Parma.
Sara Tagliavini e R. Marroni raccontano il progetto......
Dall'esperienza realizzata si è potuto constatare, attraverso la casistica raccolta, che il Reiki contribuisce ad alleviare i sintomi della malattia e migliora la qualità della vita, ma è in grado di dare risultati positivi anche alivello fisico: regolazione del battito cardiaco e della pressione arteriosa, rilascio delle tensioni muscolari con effetto analgesico.
Per quanto riguarda i parametri clinici si è riscontrato un migliore controllo del dolore, dell'agitazione, della nausea e del vomito.
I pazienti terminali sono stati tutti accompagnati alla morte nell'accettazione e nella serenità.
In generale da questo studio emerge che nel paziente oncologico e non terminale il Reiki sembra contribuire all'alleviare i sintomi della malattia e a tollerare meglio gli effetti collaterali della terapia, senza contare il miglioramento dal punto di vista emotivo e spirituale.
Il progetto è stato realizzato con la psicologa del centro assieme alla quale si sono svolte equipe di valutazione e supervisione relative ai casi trattati.
Fonte
Il progetto è stato presentato anche durante il 18° Congresso Nazionale della SICP Società Italiana di Cure Palliative che si è svolto a Trieste nel 2011.
Sara Tagliavini e R. Marroni raccontano il progetto......
Dall'esperienza realizzata si è potuto constatare, attraverso la casistica raccolta, che il Reiki contribuisce ad alleviare i sintomi della malattia e migliora la qualità della vita, ma è in grado di dare risultati positivi anche alivello fisico: regolazione del battito cardiaco e della pressione arteriosa, rilascio delle tensioni muscolari con effetto analgesico.
Per quanto riguarda i parametri clinici si è riscontrato un migliore controllo del dolore, dell'agitazione, della nausea e del vomito.
I pazienti terminali sono stati tutti accompagnati alla morte nell'accettazione e nella serenità.
In generale da questo studio emerge che nel paziente oncologico e non terminale il Reiki sembra contribuire all'alleviare i sintomi della malattia e a tollerare meglio gli effetti collaterali della terapia, senza contare il miglioramento dal punto di vista emotivo e spirituale.
Il progetto è stato realizzato con la psicologa del centro assieme alla quale si sono svolte equipe di valutazione e supervisione relative ai casi trattati.
Fonte
Il progetto è stato presentato anche durante il 18° Congresso Nazionale della SICP Società Italiana di Cure Palliative che si è svolto a Trieste nel 2011.