20/07/17

L'essenza del Reiki: le bellissime parole di Deb Karpek

Ho trovato le riflessioni di questa Master Reiki veramente belle sia per coloro che intendono insegnare il Reiki (o lo stanno già facendo) ma anche per tutti gli operatori professionali ed i praticanti. Deb Karpek passa in rassegna una serie di principi base davvero importanti per chi utilizza questa tecnica. Principi base da non dimenticare mai. Non è così semplice come sembra. La mente e l'ego fanno davvero brutti scherzi e più avanti andiamo nella pratica più occorre non abbassare la guardia. Grazie a Deb per avercelo ricordato.
Insegno Reiki dal 2006 e nel corso degli anni mi sono ritrovata a ripetere certe frasi ricorrenti durante le mie lezioni per ricordare agli allievi alcune cose davvero importanti.....

Il Reiki è il vero Maestro
Mentre insegno in una classe dico che non sono veramente io l'insegnante. Il Reiki è l'insegnante! Il Reiki è sottile ma potente - lasciate che vi guidi. Io posso fornire le attivazioni, mettere a disposizione delle risorse, rispondere alle domande e creare uno spazio per gli altri, ma il modo migliore per imparare Reiki è stare nel suo abbraccio praticandolo, dandolo e ricevendolo. Più pratichi più forte diventa il tuo canale. Quanto più darai e riceverai Reiki più sarai consapevole delle sue potenzialità nella tua vita. Sottolineo inoltre l'estrema importanza dell'auto-trattamento quotidiano. Sento spesso ripetere "ma non ho nessuno con cui praticare". Pratica con te stesso! Quotidianamente.

L'energia Reiki è intuitiva
Quando uno studente riceve un'attivazione al Reiki è come una grande esplosione di luminosità che apre, riempie e sviluppa la possibilità di canalizzare il Reiki. E con questa luce arriva anche una forma di comprensione profonda. Fidati della tua intuizione. Quando ho iniziato a praticare Reiki la mia mente vagava molto. Ho imparato poi ad ascoltare la voce interiore e ho cominciato a fidarmi della mia intuizione. Ci sono molti modi per farlo, non ci sono regole definite ed è difficile insegnarlo. Occorre dedicarci del tempo e non aspettarsi scorciatoie. Spesso gli studenti vogliono sapere "che cosa significa questo?" "cosa devo fare", o "lo faccio bene?" Non esiste un modo sbagliato ma ci sono molti modi. Fidati e trova la tua strada. Pratica, pratica, pratica. Questo è il modo per sviluppare l'intuizione nel Reiki.

Nel Reiki l'intenzione è tutto
Se avete intenzione di far scorrere il Reiki, il Reiki scorre. Tuttavia molti studenti lo dimenticano. Magari hanno visto qualcosa su Internet o si sono fatti false idee su come il Reiki agisce o per quali motivi non funzionerà. Possono pensare che il Reiki non funziona se non provano alcuna sensazione. Ho sentito spesso dire cose scorrette da altri insegnanti e studenti come "non si può mangiare prima di dare un trattamento Reiki - deve essere fatto in uno stomaco vuoto". Uno studente mi raccontò che gli era stato detto di mettere le mani in un certo modo altrimenti il Reiki non scorreva. Quando ho frequentato per la prima volta il corso di 2° livello Reiki, l'insegnante mi ha fatto rimuovere i miei anelli nuziali prima dell'attivazione. Non riuscivo a tirarli via e abbiamo passato un sacco di tempo cercando di rimuoverli.  Sono stata male per quello e temevo di fare qualcosa di sbagliato. Sono convinta che tutti noi insegniamo ciò che ci è stato insegnato e che alcune delle "regole" che ho incontrato erano state a loro volta insegnate. Ma tutto questo complica le cose. Mi piace invece l'idea di impostare un'intenzione e poi mettere le mani sulla persona facendo un passo indietro. Fidati e sappi che il Reiki funziona sempre, che tu o il tuo cliente lo sentiate o meno.

Proteggi il Reiki dal tuo ego

"Non sei tu che guarisci qualcuno". Non farti prendere in giro sentendoti un guaritore. Non farne il tuo obiettivo. Goditi invece il viaggio con il Reiki. C'è così tanto da fare. Lascialo scorrere. Tieni a bada la tua mente e lascia che le tue mani parlino con te. Credo che questa sia la cosa più difficile da fare nel Reiki. Ricordo che quando sentii per la prima volta la frase "Tieni fuori il tuo ego e la tua personalità" non ero sicura di aver capito. Ricordo di aver scritto ad un insegnante la mia prima esperienza di insegnamento in un corso Reiki, parlando di imbarazzo e di orgoglio. Mi ricordò delicatamente che questi sentimenti erano basati sull'ego. Rimasi stupita perchè non me ne ero resa conto. Ho iniziato a prestare attenzione a come l'ego e la personalità possono essere presenti nelle mie classi. Mi ritrovo a volte ad agire in modo diverso con diversi insegnanti, studenti o clienti. Posso giudicare una persona e poi comportarmi di conseguenza in base a quella "sentenza". Posso temere un insegnante o desiderare di piacergli. Stessa cosa con studenti e clienti. Questo è l'ego al lavoro. Sto ancora lavorando su tutto questo, ad un livello più profondo. Prima ero completamente cieca. Ora sono più consapevole e faccio quello che posso per non permettere al mio ego di dominarmi. Dopo tutto, l'energia non mente. Devo solo ricordare di essere sempre me stessa, la migliore che posso essere.

Arrenditi e chiedi aiuto al Reiki
Il modo più efficace per tenere a bada l'ego è quello di arrendersi e chiedere aiuto al Reiki. Invio Reiki al rapporto, alla classe, allo studente o all'insegnante. Chiedo di guidarmi, aiutarmi a guarire per il massimo bene di tutti coloro che sono coinvolti. Ogni giorno invio Reiki e chiedo che permetta al mio ego e alla personalità di mettersi da parte e cerco di rimanere nel suo flusso. Devo solo lasciar andare e fidarmi. A volte è più facile dirlo che farlo.

Lascia che Reiki ti renda umile

Ricorda, il Reiki scorre attraverso di noi, non da noi. Siamo canali dell'energia universale. Non siamo guaritori. Le cose vanno mantenute in questa prospettiva. Quando cominciamo a praticare Reiki tutto è molto emozionante. L'energia. Il potere. Ho comprato un lettino dopo aver preso il 1° livello e ho iniziato a praticare immediatamente con i miei amici e familiari. Non riuscivo a ottenere abbastanza - era così sconcertata! Ma se sono onesta mi rendo conto che ero presa dall'idea del Reiki invece che lasciare che scorresse. E ancora mi rendo conto che ho iniziato a praticare le linee guida di cui sto scrivendo solo quando ho iniziato ad insegnare (anche se erano lì fin dall'inizio). Le ho imparate attraverso prove ed errori. Ci sono voluti anni per rilassarmi e imparare a fidarmi del Reiki. Non mi fidavo della mia intuizione e, pur avendo capito che l'intenzione è tutto rimanevo preoccupata se non sentivo che il Reiki stava scorrendo, temevo di aver dimenticato un passaggio nell'attivazione, rendendola magari inefficace. Il mio ego e la mia personalità erano pienamente impegnati, a causa della mia insicurezza e della paura. Un giorno mi sono svegliata ed ho sentito le parole "Lascia che il Reiki ti renda umile" e le cose cominciarono a cambiare. Ho iniziato a riflettere su tutto questo e infine ho inserito queste frasi nelle mie classi. Volevo piantare alcuni semi, far cominciare a pensare a queste idee, a condividere ciò che avevo imparato. 

Spero che queste idee possano aiutarti nel tuo percorso Reiki, sia che tu pratichi, sia che tu insegni o altro. Il Reiki è potente, ma così gentile. Mi ha insegnato come tornare al mio autentico sé, nell'insegnamento, nella pratica, nella vita. È stato il mio più grande insegnante e sono infinitamente grata ad esso.
 
Deb Karpek scrittrice e Master Reiki metodo Usui e Karuna pratica ed insegna Reiki in Arizona (USA). Ha incontrato il Reiki nel 2001 e lo insegna dal 2006. Ha frequentato un Master in Psicologia Spirituale presso la Scuola di Psicologia Integrata. Oltre alla pratica privata Deb lavora in un Centro Oncologico dove ha contribuito a creare un programma Reiki, praticando e insegnando Reiki ai pazienti di Radioterapia ed Oncologia.

Fonte: The Reiki Times, the official magazine of the International Association of Reiki Professionals (Vol.18, Spring 2014)