Per comprendere i cambiamenti biologici prodotti dal reiki, lo psicobiologo brasiliano Ricardo Monezi lo ha testato sui topi con il cancro (Fonte).
"L'animale non ha implicazioni psicologiche, fede, credenze o empatia nei confronti dell'operatore", spiega Monezi.
Per la ricerca Monezi ha scelto, tra tutte le pratica che utilizzano l'imposizione delle mani, proprio il Reiki essendo l'unica senza sfumature religiose.
Nell'esperimento, che è durato 5 anni,.........
il team di ricerca ha diviso 60 topi con tumori in tre gruppi. Il gruppo di controllo non ha ricevuto alcun trattamento, il gruppo del "guanto di controllo" ha ricevuto un trattamento "finto" con un paio di guanti collegati a manici in legno, ed il gruppo "imposizione" ha rivevuto trattamenti di reiki con le mani di uno stesso operatore. Gli animali sono stati sottoposti al Reiki per quattro giorni, in sessioni di 15 minuti. Dopo l'esperimento, gli animali sono stati valutati per la loro risposta immunitaria e cioè per la capacità del corpo di distruggere i tumori.
I risultati hanno mostrato che nel gruppo "imposizione", globuli bianchi e cellule immunitarie hanno raddoppiato la loro capacità di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
Secondo il biologo, questi risultati escludono l'ipotesi che il successo del trattamento è il risultato di suggestione psicologica. "Non so ancora distinguere se l'energia che agisce nel Reiki è di tipo magnetico, elettromagnetico o elettrico. Gli articoli che descrivono la natura sottile dell'energia trovano spiegazioni nella fisica attuale".
Secondo lui, questa energia produce onde fisiche, che rilasciano un ormone in grado di attivare le cellule di difesa del corpo. Non vi sono state, inoltre, differenze significative nei gruppi che non avevano ricevuto il Reiki.
La squadra ha iniziato ad analizzare gli effetti del Reiki negli esseri umani.
Lo studio non è ancora completo, ma lo psicologo ha detto che il primo gruppo di 16 persone, ha già mostrato risultati positivi. "I risultati suggeriscono un miglioramento, per esempio, nella qualità della vita e nella riduzione dei sintomi di ansia e depressione."
Il lavoro è parte della sua tesi di dottorato presso l'Università Federale di São Paulo nel 2013 (Unifesp)
"L'animale non ha implicazioni psicologiche, fede, credenze o empatia nei confronti dell'operatore", spiega Monezi.
Per la ricerca Monezi ha scelto, tra tutte le pratica che utilizzano l'imposizione delle mani, proprio il Reiki essendo l'unica senza sfumature religiose.
Nell'esperimento, che è durato 5 anni,.........
il team di ricerca ha diviso 60 topi con tumori in tre gruppi. Il gruppo di controllo non ha ricevuto alcun trattamento, il gruppo del "guanto di controllo" ha ricevuto un trattamento "finto" con un paio di guanti collegati a manici in legno, ed il gruppo "imposizione" ha rivevuto trattamenti di reiki con le mani di uno stesso operatore. Gli animali sono stati sottoposti al Reiki per quattro giorni, in sessioni di 15 minuti. Dopo l'esperimento, gli animali sono stati valutati per la loro risposta immunitaria e cioè per la capacità del corpo di distruggere i tumori.
I risultati hanno mostrato che nel gruppo "imposizione", globuli bianchi e cellule immunitarie hanno raddoppiato la loro capacità di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
Secondo il biologo, questi risultati escludono l'ipotesi che il successo del trattamento è il risultato di suggestione psicologica. "Non so ancora distinguere se l'energia che agisce nel Reiki è di tipo magnetico, elettromagnetico o elettrico. Gli articoli che descrivono la natura sottile dell'energia trovano spiegazioni nella fisica attuale".
Secondo lui, questa energia produce onde fisiche, che rilasciano un ormone in grado di attivare le cellule di difesa del corpo. Non vi sono state, inoltre, differenze significative nei gruppi che non avevano ricevuto il Reiki.
La squadra ha iniziato ad analizzare gli effetti del Reiki negli esseri umani.
Lo studio non è ancora completo, ma lo psicologo ha detto che il primo gruppo di 16 persone, ha già mostrato risultati positivi. "I risultati suggeriscono un miglioramento, per esempio, nella qualità della vita e nella riduzione dei sintomi di ansia e depressione."
Il lavoro è parte della sua tesi di dottorato presso l'Università Federale di São Paulo nel 2013 (Unifesp)