15/03/17

Ricerca sui benefici del Reiki nella dipendenza da droga ed alcol

Il Reiki è risultato utile anche nel trattamento delle dipendenze da droghe ed alcol come dimostra questo studio che presenta gli effetti dei trattamenti Reiki all'interno di un programma residenziale di riabilitazione da droga ed alcol a Melbourne in Australia. I risultati suggeriscono miglioramenti dello stato di salute in particolare durante le prime settimane dalla sospensione nell'uso di droga. Ulteriori prove suggeriscono che i trattamenti accelerano il processo di disintossicazione, che il processo è stato facilitato da intuizioni avute dai destinatari durante il trattamento e che la pratica del Reiki ha facilitato la partecipazione alle sedute di terapia di gruppo e ridotto gli attacchi di depressione durante il ritorno alla comunità più ampia. Ecco tutti i dettagli dello studio.....


Cominciamo con la ricerca pubblicata nel 1995 da Geraldine Milton (ex Senior Lectur in infermieristica all'Università Monash di Melbourne, esperta in terapie complementari ed insegnante di terapie del tocco) ed Eileen Chapman (Reiki Master). Fonte www.reikiaustralia.com

Lo studio presenta gli esiti dei trattamenti Reiki ricevuti nel corso di 2 anni dai pazienti di un programma di riabilitazione residenziale per disintossicarsi dalla droga a Melbourne. I risultati complessivi indicano che i miglioramenti della salute per i residenti che hanno ricevuto  il Reiki sono stati notevoli, in particolare durante le prime difficili settimane di sospensione della droga.  I risultati positivi del trattamento Reiki sono simili a quelli individuati nella letteratura per quanto riguarda il tocco terapeutico.
Il Reiki sembra indurre ad esempio una risposta di rilassamento profondo in un breve lasso di tempo con quasi tutti i destinatari. Questo rilassamento può durare per un periodo prolungato di tempo e di solito è associato ad una riduzione di ansia, tensione e aggressività. I destinatari dei trattamenti Reiki esprimono emozioni di 'pace' e 'benessere', con una maggiore capacità di dormire dopo il trattamento. Questo è un vantaggio molto significativo per i residenti durante le prime fasi di astinenza nelle quali i disturbi del sonno sono un problema comune.
Sono emerse inoltre alcune prove che il Reiki possa accelerare il processo di disintossicazione e molti residenti hanno riferito di sentirsi davvero "eccitati" dopo aver ricevuto il trattamento Reiki.
Una scoperta interessante (verificatasi solo durante il trattamento Reiki rispetto alle altre terapie complementari), sono state le "immagini" e 'visioni' sperimentate dai destinatari del tutto spontanee (non sono indotte o interpretate dal medico). Queste immagini possono facilitare il processo di terapia, in quanto appaiono generalmente avere un significato importante per il paziente e portare a intuizioni personali.  
Spesso è stato notato che il Reiki sembrava aiutare i pazienti con dolori fisici e dolori che diventavano manifesti durante la disintossicazione (causati entrambi dagli effetti collaterali dell'astinenza e dall'emersione di dolori dovuti a infortuni, denti guasti, ecc precedentemente mascherati dal consumo di droghe).
Il personale della clinica ha commentato che il Reiki è: 
1. efficace per coloro che necessitano di tempo ed attenzioni particolari;
2. calmante per quelli affetti da tremori;
3. vantaggioso per i pazienti la cui mente funziona "in velocità" con rapidissimi pensieri in successione continua e che necessitano di calma e pace;
4. utile per coloro che si sentono bene ma che desiderano stare meglio.
Dopo che il programma iniziale di astinenza della durata di 2-3 settimane, i residenti sono stati trasferiti da Melbourne a Pakenham, una comunità terapeutica in una zona di campagna di Victoria. Ventisette residenti nel corso dell'ultimo anno hanno intrapreso il corso di Reiki di primo livello, che ha ha permesso loro di effettuare auto-trattamenti Reiki e realizzare trattamenti ad altri. I risultati indicano che coloro che hanno imparato la tecnica Reiki hanno affrontato meglio le sedute di terapia di gruppo e sono stati in grado di far fronte a periodi di depressione quando sono rientrani nella comunità più ampia. Visti gli effetti benefici percepiti dai residenti e le esperienze personali con il Reiki anche il personale coinvolto nel programma ha espresso un forte desiderio di apprendere la tecnica Reiki.

Chapman e Milton hanno continuato a studiare gli effetti dei trattamenti Reiki sulle persone che presentano sintomi di astinenza nel corso di un periodo di dieci anni presso il Windana Society Drug and Alcohol Withdrawal Centre a Melbourne. Lo studio cita un'efficace riduzione delle sollecitazioni fisiche e psicosociali che si verificano durante l'astinenza ed il recupero.
Ecco i risultati della ricerca presentati nel 2002. Fonte www.reikiaustralia.com

Lo studio ha esplorato i cambiamenti comportamentali nei residenti dopo il trattamento Reiki. Circa la metà del personale ha notato un miglioramento dopo il trattamento: maggiore calma, rilassamento, capacità di dormire bene, chiareza mentale. Per quanto riguarda l'atteggiamento dei residenti nei confronti del programma di riabilitazione e della vita in generale, il personale ha evidenziato nei pazienti una maggiore speranza e fiducia e la liberazione dalla percezione di sè come vittime della droga. Lo psicologo clinico, che ha visitato la clinica due volte, ha commentato che: ".... Il trattamento Reiki sembra permettere un profondo cambiamento nella consapevolezza che permette ai pazienti di connettersi con gli aspetti del sé (mente e corpo) di norma non liberamente accessibili migliorando la comprensione di sé".
Lo studio ha esplorato anche gli effetti del Reiki sul dolore che è una delle ragioni per le quali alcune persone continuano ad usare droghe e hanno difficoltà a partecipare ai programmi di disintossicazione. Il sollievo dal dolore vissuto da molte delle persone in disintossicazione è un fattore che consente loro di rimanere nel programma e di fare scelte positive per il proprio futuro. Molti dei pazienti che hanno sperimentato il Reiki  evidenziano una diminuzione dei dolori.
Anche il relax e la chiarezza mentale migliorano.I pazienti affermano che la mente pacificata ha permesso loro di pensare in modo chiaro e positivo. Alcuni equiparano gli effetti del Reiki a quelli della meditazione.
Per alcuni pazienti l'esperienza Reiki sembra portare con sè un senso di protezione: "Ho cominciato a sentire che ero una bella persona e che mio nonno stava vegliando su di me"; "Avevo la sensazione che tutto stava andando bene "; "Mi sono sentito avvolto di tenerezza e gentilezza e che le cose brutte scomparivano".
E' emersa anche una componente spirituale. I pazienti riportano spesso l'esperienza di essere in un altro stato diverso da quello ordinario di consapevolezza - una esperienza completamente nuova che essi descrivono come profondamente rilassante - sinonimo di esperienza meditativa. Inoltre, i destinatari del Reiki nella clinica spesso descrivono le loro esperienze di pace, relax e chiarezza, ecc coem se queste rappresentassero ben più di semplici vantaggi emotivi, mentali o fisici. raccontano di aver sperimentato un certo grado di elevazione che si potrebbe equiparare con una esperienza spirituale. Alcuni riconoscono nell'esperienza del trattamento di Reiki uno stato che, in precedenza, necessitava del consumo di farmaci e droghe. Sono piacevolmente sorpresi di constatare che un certo tipo di stato può essere indotto da mezzi totalmente naturali. Un residente ha dichiarato: "Il Reiki è meglio di qualsiasi droga che abbia mai usato."
Le conclusioni dello studio sono che il Reiki sembra indurre una risposta di rilassamento profonda entro 10 minuti per quasi tutti i destinatari. Questo rilassamento può durare da poche ore ad una settimana e di solito è associato ad una riduzione di ansia, tensione e aggressività. I destinatari dei trattamenti Reiki esprimono sentimenti di 'pace', 'benessere' ed 'elevazione spirituale', con una maggiore capacità di dormire dopo il trattamento. Ciò è di beneficio significativo per i residenti durante le prime fasi di astinenza, perché i disturbi del sonno sono un problema comune.