02/02/17

Il Reiki come intervento complementare e di supporto in oncologia

Che il Reiki possa rappresentare una tecnica di aiuto per i malati oncologici è noto da tempo. Ne parla anche Piero Pantaleo nel suo libro del 2011 "Al di là delle cure. Interventi complementari e di supporto in oncologia" edito da Franco Angeli inserendo il Reiki tra le principali discipline e pratiche energetiche (pag 120-121). L'autore di questo interessante volume è un infermiere di oncologia che ha lavorato per molti anni presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Dopo la specializzazione in Infermieristica oncologica e Cure palliative, conseguita presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma, ha sperimentato ulteriori percorsi formativi ed esperienziali sulle cure complementari.


Ecco le parole di Piero Pantaleo sul Reiki.....

Il Reiki è un antico e semplice metodo di cura tramite il tocco delle mani che ha le sue radici nel buddismo tibetano. Reiki in lingua giapponese significa "energia vitale universale". La parola è composta da deu sillabe: rei, energia che permea tutto l'universo e Ki, l'energia vitale di ogni essere vivente. Il Reiki trasmesso da Mikado Usui alla fine dell'Ottocento, si è diffuso in Occidente solo dopo la seconda guerra mondiale.
Si tratta di una tecnica dolce di rilassamento ed analgesia, efficace nella terapia del dolore di qualunque tipo (operatorio, reumatico, vascolare, oncologico...), nell'assistenza pre e post-operatoria, durante i trattamenti chemio e radioterapici, nel malato oncologico avanzato e terminale, negli stati di stress e nella depressione. Tale disciplina viene classificata dal National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM, National Institute of Health) tra le terapie energetiche.
Tale pratica si integra con le terapie convenzionali senza controindicazioni. Attenua i sintomi della malattia e gli eventuali effetti collaterali legati alla somministrazione dei farmaci. E' un sistema aperto ed accessibile a tutti per la sua semplicità e praticabilità.
In questo contesto si pone nell'ambito delle medicine sottili-vibrazionali, che ha cioè la possibilità di agire sugli elementi psicoenergetici della personalità promuovendo la reintegrazione ed il riallineamento del complesso corpo-mente-spirito.
Si tratta quindi di una tecnica di contatto manuale (Touch Therapy) e si può collocare tra le più efficaci tecniche di tistensione e di rilassamento. Consiste nel trasmettere l'energia vitale attraverso l'imposizione delle mani ed il trattamento induce uno stato di rilassamento e benessere psicofisico che favorisce lo scioglimento dei blocchi energetici e stimola i naturali processi di guarigione. L'energia vitale trasmessa attraverso le mani è una cura naturale, non invasiva, che agisce attraverso la vicinanza empatica ed amorevole dell'operatore. 
Si è dimostrato particolarmente adatto alla situazione ospedaliera e di day hospital poichè può essere praticato in ogni situazione con il semplice appoggio delle mani sul corpo del paziente in qualsiasi posizione si trovi.
I partecipanti, durante una seduta Reiki, mostrano un profondo rilassamento con riduzione dell'ansia, della prssione arteriosa sistolica e della tensione dei muscoli del collo e l'aumento delle IgA salivari.
In Italia, dopo l'esperienza di altri Paesi, tale disciplina oggi viene effettuata ai pazienti secondo tariffario del SSN presso il Centro di Medicina Psicosomatica dell'Ospedale S.Carlo Borromeo di Milano, all'Opsedale Versilia dell'Azienda Sanitaria della Regione Toscana ed al Policlinico di Roma.
Vanno segnalate esperienze significative in campo oncologico, come quelle dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano, con sessioni della durata di due ore, che prevedono la partecipazione di sei pazienti e che per la sua attuazione si avvale di operatori che prestano il loro volontariato presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (M.Tamburini 2006) e le esperienze del COES Centro Oncologico-Ematologico Subalpino dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino Ospedale Molinette. 
In quest'ultima struttura in particolare, sin dal 2003 si sta svolgendo un'indagine attraverso un progetto pilota, in collaborazione con il personale medico, sull'efficienza dei trattamenti Reiki nell'accompagnare alcuni malati oncologici nel corso delle diverse fasi della malattia.
Il paziente viene quindi seguito da un'equipe composta da differenti figure professionali: un medico, uno psicologo, il personale infermieristico, gli operatori Reiki dell'associazione Cerchio di Luce. Tale progetto sta incontrando un vasto consenso fra i pazienti e dal 2005 i trattamenti Reiki sono inseriti nella Guida ai servizi aziendali e territoriali COES e presenti sul sito ufficiale della rete oncologica piemontese dell'Ospedale Molinette di Torino.
Altre esperienze evidenziano aspetti positivi dei trattamenti Reiki per i pazienti oncologici come quella del Reparto Oncologico dell'ospedale Cardinal Massaja di Asti, dove è stata avviata nel 2008 una ricerca scientifica (approvata dal Comitato etico di Alessandria) e tutt'ora in corso, sulla valenza dei trattamenti per i malati sottoposti a chemio o radioterapia. Tale reparto è stato segnalato tra i 5 migliori del paese per l'umanizzazione delle cure.

Leggi anche questa intervista a Piero Pantaleo: L'oncologia e le cure complementari