04/11/16

Petizione per introdurre il Reiki negli ospedali

Da un annetto gira un'interessante Petizione per introdurre il Reiki nelle strutture sanitarie. In realtà il Reiki negli ospedali c'è entrato da un pò ma in forme discontinue ed a discrezione delle singole strutture. Sarebbe bello se, visti i risultati degli studi e degli esperimenti del Reiki nella sanità, questo diventasse una prassi costante e consolidata.  
Così recita il testo della Petizione...........


Perché è importante

È importante perché il Reiki è stato oggetto di sperimentazioni scientifiche ed i RISULTATI DELLE RICERCHE, COORDINATE DA MEDICI INTERNISTI, NEUROLOGI, IMMUNOLOGI, PSICOLOGI, ONCOLOGI, CARDIOLOGI, DOCENTI DI UNIVERSITÀ DI MEDICINA. RICERCHE EFFETTUATE IN DIVERSI CENTRI ( come il C.O.E.S. , il C.S.P.O. =Centro Studio per la Prevenzione Oncologica, il R.E.F. e l'I.R.E. ) E OSPEDALI D'ITALIA PER VERIFICARE L'EFFICACIA DEL REIKI IN AMBITO TERAPEUTICO, CONFERMANO STRAORDINARI RISULTATI A SEGUITO DEI TRATTAMENTI SUI PAZIENTI:

- la riduzione dell'intensità del dolore
- la riduzione del numero di attacchi- diminuzione dei giorni di malattia e convalescenza
- diminuzione del consumo di medicinali e analgesici
- diminuzione degli stati depressivi
- maggior serenità
- sostegno e ricarica energetica
- miglior qualità della vita
- minor uso di farmaci antidolorifici
- degenze ospedaliere più brevi
- riduzione del senso di impotenza
- riduzione della stanchezza fisica ed emotiva
- risulta assolutamente privo di tossicità o effetti collaterali.
- i benefici apportati da un ciclo di 8 sedute settimanali di Reiki perdurano per almeno 6 mesi dalla conclusione del ciclo stesso.
- miglioramento della qualità del sonno
- miglioramento / aiuto psicologico nell’affrontare l’iter di terapie, negli stati d’ansia e depressione, sia come supporto integrativo alla terapia del dolore
- maggior rilassamento e minor paura dell’intervento influendo positivamente anche sull’anestesia
- regressione da infezioni oltre l'80% in pazienti trattati con il Reiki contro il 20% di regressione spontanea da infezioni in pazienti non trattati con il Reiki.
- diminuzione dei casi di depressione post-operatoria.
- diminuzione dei pazienti con dolori post-operatori o debolezza
- meno casi di rigetto dell’organo in pazienti trapiantati
- miglioramento delle funzioni della milza, del sistema immunitario, del sistema nervoso, in pazienti con malattie croniche come la sclerosi multipla, il lupus, la fibromalgia e lo struma tiroideo *
- diminuzione ed eliminazione di ansia e depressione
- effetti fisiologici misurabili su emoglobina ed ematocrito
 
SUI PAZIENTI ONCOLOGICI in un primo studio pilota effettuato al C.O.E.S., il centro oncologico di Torino "le Molinette”.
Il risultato è sorprendente: il 98% delle persone trattate con il Reiki ha dichiarato di averne tratto benefici psicofisici. Le sensazioni descritte sono di un sensibile calo dell’ansia soppiantata da un effetto di rilassamento generale, accompagnato da una piacevole sensazione di calore e da un notevole miglioramento dell’umore. Visto il successo, il progetto è stato rinnovato.

Ulteriori ed altrettanto positivi sono stati i risultati ottenuti, pubblicati dall’American Journal of Hospice and Palliative Medicine e negli atti del XII National Congress of Medical Oncology tenutosi a Roma nel Novembre 2010.